Il grande problema dei comunicatori pubblici è, fin dalla emanazione della Legge 150/2000, la mancanza di una conferma, nei Contratti nazionali per il pubblico impiego, del profilo di comunicatore. Però, il 23 dicembre 2017 è stato firmato il nuovo contratto per i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche, nel quale viene istituito il profilo di specialista della comunicazione e di giornalista pubblico. Al contratto del primo comparto seguono di default quelli degli altri comparti.
Il riconoscimento contrattuale del profilo di comunicatore è un obiettivo che "Comunicazione Pubblica" ha perseguito fin dalla sua costituzione con la partecipazione alla stesura delle norme di settore e, in primo luogo, lottando con determinazione perché con l'applicazione delle leggi di riferimento vi fosse migliore professionalità per un sistema, la comunicazione pubblica, di primaria importanza per le Amministrazioni pubbliche.
Sappiamo che i nostri interlocutori istituzionali incaricati della contrattazione, le rappresentanze sindacali, i soci in primis e coloro che nei 28 anni dalla nascita dell'Associazione hanno seguito il lavoro di crescita culturale prodotto da "Compubblica" riconoscono l'impegno profuso senza cedimenti, senza compromessi, determinati e risoluti nel raggiungere la legittimazione di un ruolo e profilo professionale che valorizza una moderna professione per comunicare con il cittadino.
Già con l'approvazione della norma sulle professioni non organizzate ("Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi", L. 4/2013) la nostra Associazione ha ricevuto la conferma del proprio ruolo di "guida" per la comunicazione pubblica, come principale (e unico) protagonista.
"Compubblica" si inserisce in un concetto che va oltre lo schema tipicamente nazionale degli ordini per arrivare, con coerenza, serietà e responsabilità, all'obiettivo e alla funzione che possiede in Europa il settore dell'associazionismo professionale. Si tratta di una visione che risponde all'evoluzione della normativa europea, indirizzata al superamento della concezione ordinistica delle professioni intellettuali, per essere interprete dinamico nel sistema Paese.
Rinnovare l'adesione o associarsi nel 2019 significa essere un gruppo sempre più ampio e coeso di professionisti legittimati, che sono allo stesso tempo opportunità e necessità di una P.A. moderna e trasparente.
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A versamento effettuato, verranno inviati il bollino associativo dell'anno e la ricevuta quietanzata.