Comunicazione gender sensitive e informazione sul femminicidio: le parole e i dati per dirlo

Il seminario - introdotto dalla Presidente Leda Guidi e dal Segretario Generale Marco Magheri - intende approfondire i diversi aspetti comunicativi e informativi che riguardano la restituzione  e la rappresentazione mediale dei femminicidi e - più in generale - indagare come mass media, canali e piattaforme raccontino la violenza di genere, in tutte le sue drammatiche manifestazioni, anche on line. In particolare, dal panel verranno affrontati i temi relativi a linguaggio, immagini, fonti  dirette e indirette, statistiche e dati e utilizzati, troppo spesso segnati dalla riproduzione fattuale e simbolica di ruoli e dinamiche relazionali alla base degli eventi riportati. Il mondo della ricerca, dell'informazione e della comunicazione, assieme al sistema pubblico e alle reti dell'attivismo hanno infatti una funzione e una responsabilità fondamentali nella decostruzione di stereotipi, asimmetrie di potere, letture/narrazioni sessiste e misogine dei femminicidi, e nella diffusione di punti di vista alternativi, di genere.Intervengono all'evento on line: Mara Cinquepalmi, giornalista, Giulia giornaliste Lucia D'Ambrosi, Professore associato in Comunicazione e Ricerca sociale, Università La SapienzaPina Lalli, Professore ordinario in sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università di BolognaAngela Pederiva, giornalista, Il GazzettinoFrancesca Tosi, Period Think Tank - Ricercatrice in demografia e statistica sociale, Università di BolognaModera Silvia Mattoni, delegata Lazio  “Comunicazione Pubblica”, Consiglio Nazionale delle RicercheAi/alle partecipanti all'incontro gratuito verranno attribuiti 2 crediti formativi utili per la qualificazione professionale di "comunicatore pubblico" ai sensi della L. 4/2013.Per iscriversi, scrivere a compubblica@compubblica.it entro martedì 5 marzo 2024.